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Musicista (FRA)

Matthieu Prual

Performance musicale itinerante

Domenica 10 settembre – Ore 18.30
Chiesa campestre di San Teodoro, Ruinas

Residenza artistica

07/09/2023 > 12/09/2023 
Ruinas, Sardegna

“La demesure du pas” è una musica radicata nel respiro del passo di chi cammina. La pulsazione del corpo che si muove, il movimento dello sguardo, il cambiamento di acustica causato dal cambiamento dei luoghi incontrati mentre si cammina. Una pulsazione ritmica scandita da sonagli attaccati a ogni piede, una pulsazione che varia con l’energia della camminata, e che a volte si ferma per lasciare spazio a un momento di sospensione, o a un momento di gioco che richiama un movimento immobile. Una pulsazione in sintonia con la dinamica della musica, che impregna il passo con l’eccessività dell’incontro tra tutti questi elementi mescolati del paesaggio, del suono, del corpo, dei corpi, umani e non umani, del respiro, del vento, del luogo, e dell’attimo effimero che li riunisce.

“Portarvi a camminare con me e i miei suoni significa aprire la porta del mio atelier, di questo luogo intimo dove pratico la ricerca poetica, lanciando i miei suoni nello spazio per raccoglierne l’eco, facendo scontrare piante e rive, tronchi, rocce, cieli e montagne, venti, canti di uccelli e motori, sostenuti dal respiro del cammino, con la testa completamente vuota, pronta a qualsiasi percezione.”

“Da molti anni suono il mio strumento all’aperto, a contatto con il paesaggio, principalmente in aperta campagna, ma a volte anche in ambiente urbano. Questo incontro tra i miei suoni, il mio ascolto, i miei passi e il paesaggio ha dato origine a un tipo specifico di musica. È una musica che non posso suonare altrove senza che si distorca, plasmata dalle risonanze che i miei suoni trovano nell’ambiente, acusticamente, nelle risonanze che vengono loro offerte, nell’incontro con suoni già esistenti nel panorama sonoro del luogo, ma anche nella profondità poetica indotta dal paesaggio. Una miniera, segnata dalle tracce del lavoro industriale, un bosco in autunno, inverno o primavera, rocce morbide o frastagliate, strade trafficate, un viale deserto, un sentiero in cima a una montagna, nella conca di una valle, lungo il parcheggio di un supermercato…
Attraverso la trasmissione orale di un campo musicale definito, ho guidato i miei compagni di cammino e di suono verso una composizione musicale sostenuta dall’esperienza poetica in gioco.”